Comunicazione e gestione dei social media da parte delle Pubbliche Amministrazioni
Pubblicato il 18/09/2025
UPI: Martedì 7 ottobre, ore 9.30 - 13.30
Questo corso è pensato per fornire strumenti concreti, sia teorici che pratici, utili a sviluppare una comunicazione pubblica più efficace, consapevole e vicina ai bisogni dei cittadini. Particolare attenzione è dedicata agli aspetti psicologici che regolano le relazioni tra Pubblica Amministrazione e comunità, con uno sguardo privilegiato al contesto digitale e ai social media. Si tratta di un percorso utile a chi lavora negli uffici stampa, URP e nella gestione della comunicazione istituzionale, ma anche a dirigenti, manager e responsabili coinvolti nella gestione di situazioni complesse o di emergenza comunicativa.
Il programma prende avvio da un inquadramento generale che mette in relazione la digitalizzazione con i dati e le linee guida per la PA, sottolineando l’importanza dell’ascolto, del dialogo e della fiducia. Viene poi affrontata la dimensione psicologica della comunicazione online, analizzando come si formano le impressioni, il ruolo dell’identità sociale e le dinamiche di gruppo, con riferimenti a conformismo, polarizzazione, bias cognitivi e stereotipi.
Un’ampia sezione è dedicata alle emozioni nel mondo digitale: dall’intelligenza emotiva alla gestione dei conflitti, dall’empatia all’inclusione, fino ai meccanismi di engagement che favoriscono partecipazione e fiducia. L’attenzione si estende anche agli aspetti fisiologici del comportamento, con richiami alla neurobiologia, al ruolo dell’esperienza corporea e del principio di ricompensa, agli effetti sulla plasticità cerebrale e alle nuove sfide poste da fenomeni contemporanei come il cosiddetto “brain rot”, la FOMO (fear of missing out) e la JOMO (joy of missing out).
Il percorso si propone dunque come un’occasione per comprendere a fondo i processi comunicativi e i loro risvolti psicologici, così da rafforzare la capacità della PA di instaurare rapporti chiari, empatici e costruttivi con cittadini e comunità, anche nei momenti più delicati.
Per maggiori informazioni
Il programma prende avvio da un inquadramento generale che mette in relazione la digitalizzazione con i dati e le linee guida per la PA, sottolineando l’importanza dell’ascolto, del dialogo e della fiducia. Viene poi affrontata la dimensione psicologica della comunicazione online, analizzando come si formano le impressioni, il ruolo dell’identità sociale e le dinamiche di gruppo, con riferimenti a conformismo, polarizzazione, bias cognitivi e stereotipi.
Un’ampia sezione è dedicata alle emozioni nel mondo digitale: dall’intelligenza emotiva alla gestione dei conflitti, dall’empatia all’inclusione, fino ai meccanismi di engagement che favoriscono partecipazione e fiducia. L’attenzione si estende anche agli aspetti fisiologici del comportamento, con richiami alla neurobiologia, al ruolo dell’esperienza corporea e del principio di ricompensa, agli effetti sulla plasticità cerebrale e alle nuove sfide poste da fenomeni contemporanei come il cosiddetto “brain rot”, la FOMO (fear of missing out) e la JOMO (joy of missing out).
Il percorso si propone dunque come un’occasione per comprendere a fondo i processi comunicativi e i loro risvolti psicologici, così da rafforzare la capacità della PA di instaurare rapporti chiari, empatici e costruttivi con cittadini e comunità, anche nei momenti più delicati.
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